Un mondo islamico costellato di fatwa minacciose e/o stupide e/o folkoristiche. Un mondo dei mass media che sul termine fatwa monta allarmi, inventa notizie, produce falsi. Un “classico” dell’”islam percepito”. Il tema della promiscuità dei sessi (ikhtilat, alcuni rendono il concetto con l’eufemistico “intimità”) è centrale nella percezione che abbiamo dell’islam perché, investendo tutta la letteratura e la prassi degli indumenti femminili, è sempre al centro dell’attenzione nei media. La questione del velo e della “modestia” femminile nel vestire, tuttavia, è solo il punto terminale di un discorso che riguarda i rapporti sociali fra uomini e donne nella vita di ogni giorno. Su quel fronte si scontrano diverse visioni dell’islam: un esempio che ce ne descrive la ricchezza è la vicenda della fatwa dell’allattamento al seno. Allattare il proprio collega Nel 2007 un docente di al-Azhar, Ezzat Atiyya (al tempo era a capo del Dipartimento dei hadith), emanò una fatwa, cioè un parere giuridico non vincolante, in cui veniva aggirato il “problema” della promiscuità fra uomini e donne nei luoghi di lavoro attraverso un artificio giuridico decisamente stravagante: nella giurisprudenza islamica sono depositati un buon numero di argomenti decisivi riguardo al fatto che l’allattamento genera consanguineità (ad esempio la nutrice […]
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